Toyota Supra
Sin dalla fine degli anni Settanta, la Toyota Supra è sinonimo di sportività per la Casa giapponese. Nel suo primo quarto di secolo questo modello è stato prodotto in quattro serie, nessuna delle quali, però, è mai arrivata ad avere grande diffusione sul mercato italiano. Il risultato è che gli annunci relativi ai vecchi esemplari sono rari e che le inserzioni relative alle Supra usate o a km zero riguardano quasi esclusivamente vetture dell’ultima generazione, lanciata nel 2019. Questa versione ha alle spalle una storia curiosa: è infatti figlia di un accordo tra la Toyota e la BMW ed è cugina della BMW Z4, con la quale condivide piattaforma, meccanica e innumerevoli componenti, oltre allo stabilimento di produzione, quello della Magna Steyr, in Austria. Per accorgersene, basta uno sguardo a dettagli come la leva del cambio e alcuni pulsanti. A differenziare la Supra dalla bavarese è soprattutto la sua linea audace, che non sfigurerebbe in un fumetto manga. Sotto il padiglione, la coupé giapponese offre solo due posti secchi, pur se piuttosto ariosi.
I MOTORI
Nel cofano della Toyota Supra si trova un sei cilindri in linea da tre litri “made in Germany”, sovralimentato e dotato di doppio variatore di fase. Questa unità ha una potenza massima di 340 CV, ma ciò che più impressiona è la coppia massima di 500 Nm costanti tra i 1.600 e i 4.500 giri. I piloti più esigenti potrebbero desiderare un allungo più brillante, ma questo è un limite che si avverte solo in pista. Su strada, accelerazioni e riprese sono emozionanti, complice anche l’ottimo funzionamento del cambio ZF, un automatico a convertitore di coppia con otto marce. Puntuale, preciso e rapido nelle cambiate, ha un’elettronica che lavora in modo esemplare e discreto, mentre in modalità manuale mantiene il rapporto selezionato. In questo caso, tra l’altro, è inibito anche il kick-down e per scalare di marcia occorre sempre agire sulle levette dietro le razze o sulla leva centrale. La trazione è posteriore.
PRO E CONTRO
Grazie a una ripartizione dei pesi tra i due assi quasi perfetta, la Toyota Supra ha nel comportamento dinamico il suo più grande pregio. Fino all’approssimarsi del limite, davvero molto elevato, l’assetto è piatto e piuttosto neutro. Disattivando i controlli elettronici si manifestano invece sovrasterzi di potenza. I virtuosi del controsterzo li possono gestire bene agendo su un volante che offre sempre un buon feedback. Eccellente anche il posto di guida, con la seduta molto vicina al terreno, le gambe distese e le braccia ben angolate. La ricca dotazione di sistemi elettronici di assistenza alla guida, efficaci e ben tarati, e i freni, molto incisivi e potenti, oltre che resistenti nell’uso più intenso, contribuiscono a garantire una sensazione di grande controllo. A deludere un po’ è il bagagliaio, dotato di un pratico portellone, ma con una capacità appena sufficiente per un weekend in due.
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I MOTORI
Nel cofano della Toyota Supra si trova un sei cilindri in linea da tre litri “made in Germany”, sovralimentato e dotato di doppio variatore di fase. Questa unità ha una potenza massima di 340 CV, ma ciò che più impressiona è la coppia massima di 500 Nm costanti tra i 1.600 e i 4.500 giri. I piloti più esigenti potrebbero desiderare un allungo più brillante, ma questo è un limite che si avverte solo in pista. Su strada, accelerazioni e riprese sono emozionanti, complice anche l’ottimo funzionamento del cambio ZF, un automatico a convertitore di coppia con otto marce. Puntuale, preciso e rapido nelle cambiate, ha un’elettronica che lavora in modo esemplare e discreto, mentre in modalità manuale mantiene il rapporto selezionato. In questo caso, tra l’altro, è inibito anche il kick-down e per scalare di marcia occorre sempre agire sulle levette dietro le razze o sulla leva centrale. La trazione è posteriore.
PRO E CONTRO
Grazie a una ripartizione dei pesi tra i due assi quasi perfetta, la Toyota Supra ha nel comportamento dinamico il suo più grande pregio. Fino all’approssimarsi del limite, davvero molto elevato, l’assetto è piatto e piuttosto neutro. Disattivando i controlli elettronici si manifestano invece sovrasterzi di potenza. I virtuosi del controsterzo li possono gestire bene agendo su un volante che offre sempre un buon feedback. Eccellente anche il posto di guida, con la seduta molto vicina al terreno, le gambe distese e le braccia ben angolate. La ricca dotazione di sistemi elettronici di assistenza alla guida, efficaci e ben tarati, e i freni, molto incisivi e potenti, oltre che resistenti nell’uso più intenso, contribuiscono a garantire una sensazione di grande controllo. A deludere un po’ è il bagagliaio, dotato di un pratico portellone, ma con una capacità appena sufficiente per un weekend in due.
autohero italia srl
Via Giorgio Stephenson 91 20157 Milano
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Via De Cattani 83 50145 Firenze
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Via delle Cincie 26 00169 Roma
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Ss96,119 + 150 snc 70026 Modugno
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Via Montessori 2 24060 San Paolo d'Argon
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Via Diliberto, 10/a 10/a 41034 Finale Emilia
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Via Pietro Micca 92 20025 Legnano
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Via Provinciale Bologna 9 9 40066 Pieve di Cento
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Via Provinciale Bologna 9 9 40066 Pieve di Cento
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Via Della Pace, 57/b 41051 Castelnuovo Rangone
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Via Della Pace, 57/b 41051 Castelnuovo Rangone
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VIA GIUSEPPE BORGHI, 22, 21024 21024 Biandronno
(VA)