Mini Countryman

Il look Mini la rende riconoscibile persino in mezzo a mille crossover, ma la Countryman, profondamente rivista nel 2014, è cambiata rispetto alla prima generazione del 2010, nella stessa direzione degli altri modelli di Casa, a partire dalla tre porte. Ovvero, maggiori dimensioni ed equipaggiamenti sempre più completi. Quanto alle misure, la lunghezza di 4,3 metri la trasforma nella Mini più “maxi” di sempre (la Clubman arriva a 425 cm), a vantaggio dei passeggeri e del bagagliaio. Buona l’abitabilità: davanti i sedili sono dotati di appoggio allungabile per le gambe, mentre dietro c'è un divano scorrevole (di 13 cm). La trazione All4 fa di questo modello una crossover ideale anche per viaggi che prevedano escursioni su terreni difficili. La prima versione ha saputo mantenere il più possibile le caratteristiche di leggerezza e agilità delle Mini, anche a costo di sacrificare un po' il confort, mentre la seconda ha puntato su un assetto più morbido, rinunciando casomai al puro piacere di guida. Tra i difetti, l'assenza di alcuni dispositivi ormai considerati parte del corredo standard di sicurezza: non ci sono la frenata automatica, l'avviso angoli bui e di superamento di corsia. I modelli della prima generazione, con motori 1.6 a benzina e turbodiesel, si trovano usati a partire da circa 10.000 euro. Quelli della seconda generazione, con i tre cilindri 1.5 turbobenzina o diesel, e quattro cilindri di due litri, si trovano con prezzi da circa 15 mila euro.
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